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La realizzazione della rete autostradale nell'Italia del secondo Dopoguerra offre la cornice ideale per la lunga e proficua collaborazione tra Mario Pavesi - a capo di uno dei maggiori marchi dell'industria dolciaria italiana - e Angelo Bianchetti, progettista di fiducia dell'azienda, i cui esiti si traducono in un repertorio di punti ristoro autostradali dell'omonimo brand, divenuti subito noti con il nome di Autogrill e rappresentativi della stagione delle architetture autostradali in Italia. Lo studio propone un percorso di lettura degli autogrill di Angelo Bianchetti, entro la vicenda culturale e professionale dell'architetto milanese, tenendo conto di tre temi chiave: l'interazione tra scale e domini di progetto differenti - l'architettura dell'edificio, il disegno del paesaggio e dell'infrastruttura di trasporto - che gli autogrill preconizzano, seppure in forma primordiale; l'invenzione tipologica che combina i padiglioni laterali con i ponti; la sfida costruttiva che impegna Bianchetti nella definizione di pezzi unici, indicando una via italiana all'esplorazione di un tema progettuale altrove indagato attraverso sistemi formali e costruttivi standardizzati.